Cinture Origini - kyokushinkai

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Cinture Origini

Sapere > Gradi e cinture

Le cinture e i gradi nelle arti marziali

Di Don Cunningham


Molte sono le storie sulle origini della cintura nera. La più diffusa è quella del novizio di arti marziali che comincia con una cintura bianca. Con l’andare del tempo, praticando negli anni la cintura si sporcava diventando prima marrone e alla fine nera quando ormai l’arte era perfezionata. Fermo restando la forte metafora insita in questo folclore, non c’è nessuna base nella realtà. Le cinture colorate non hanno mai fatto parte della tradizione di nessuna arte marziale antica. Nella realtà, la cintura nera fu inizialmente introdotta per designare l’abilità nel Kodokan Judo poco più di cent’anni fa. Jigoro Kano (a lato), fondatore del Judo è stato il primo ad usare la cintura nera per distinguere gli allievi dan nel Kodokan, fondato a Tokyo nel 1882 (1). Prima di allora, le scuole di Jujutsu, come molte altre arti marziali giapponesi di quel periodo, utilizzavano il complicato sistema Menkyo per designare particolari livelli di abilità tecnica.Alla fine l'abilità o il grado dei Judoka cominciò ad essere denotata da cinture dal diverso colore legate attorno alla vita sul judogi. Generalmente in Giappone i mudansha portano cinture bianche attraverso la progressione nei gradi kyu. Alcune scuole utilizzano la cintura marrone per i gradi kyu più alti. Le cinture colorate giallo, arancio, verde e blu ebbero origini in Europa e furono importate negli USA negli anni 50.
Il Karate adottò il sistema di gradi del Judo e l’uso della cintura nera dopo che il maestro Gichin Funakoshi di Okinawa dimostrò ed insegnò le sue tecniche presso il Kodokan negli anni 20 (2). Alla fine il sistema dan fu incorporato dal Kendo, dall’Aikido, e da molte altre forme di arti marziali.
L'origine delle cinture colorate, così come il significato dei particolari colori, è ancora avvolto nel mistero e potrebbe essersi ormai perso nella storia. Sebbene il dott. Kano non abbia lasciato niente di scritto sui vari colori utilizzati, ci ha lasciato comunque qualche traccia. Secondo la sua dottrina filosofica non c'è limite ai progressi che si possono fare nel Judo, quindi se qualcuno avesse raggiunto un livello più alto del decimo dan, "avrebbe trasceso dai colori e dai gradi e sarebbe tornato alla cintura bianca”, una sorta di chiusura del ciclo del Judo, come della vita (3).
Il dott. David Matusmoto, autore del libro "An introduction to Kodokan history and philosophy", cita la combinazione di due possibilità circa il tradizionale uso delle cinture bianche: il significato simbolico del colore e gli aspetti pratici della produzione delle uniformi (4).
"Innanzi tutto, il bianco ha sempre avuto un significato speciale, simbolico, nella cultura giapponese per secoli" scrive Matsumoto. "Per i giapponesi il colore bianco riflette pulizia e sacralità fin dai tempi antichi".
Quindi le cinture bianche potrebbero essere appropriate per riflettere l'innocenza e la purezza dei principianti.
Qualunque sia la ragione, l'ottenimento della cintura nera rappresenta un traguardo significativo sia per le capacità tecniche che per l'abilità in competizione per tanti judoka in tutto il mondo. Comunque, come tutti i judoka primo dan imparano presto, rappresenta anche il primo passo in un percorso di più grande miglioramento e maggior consapevolezza, che ci può volere una vita per seguirlo.

Il dott. Don Cunningham, laureato in giornalismo e dottorato in comunicazione tecnica, è un esperto istruttore di Judo, praticante di Kendo e Jujutsu. Ha gareggiato a livello internazionale ed è riconosciuto dall'Istituto di Judo Kodokan di Tokyo; si è allenato sia in Giappone che negli USA, dove ha cresciuto diversi campioni di Judo. E' professore universitario e autore di diversi libri sull'era feudale in Giappone e sulla storia delle arti marziali classiche giapponesi.

Note
1 – Yamanaka K., Jui-Jutso or Jui-do, Selection from Kodokwan Method, Kond & Co., 1920
2 – Stevens, John. I Maestri del Budo. M. Ueshiba, G. Funakoshi, J. Kano. Ed. Mediterranee, 1997
3 - Illustrated Kodokan Judo
4 – Matsumoto



 
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